30 giugno 2011

“Me ne sono solo andato nella stanza accanto…”

 

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La morte non è niente. Non conta. Io me ne sono solo andato nella stanza accanto. Non è successo nulla. Tutto resta esattamente come era.
Io sono io e voi siete voi e la vita passata che abbiamo vissuto insieme è immutata, intatta,
Quello che siamo stati 1'uno per l'altro lo siamo ancora. Chiamatemi con il mio vecchio nome.
Parlate di me con la facilità che avete sempre usato. Non cambiate il tono della vostra voce.
Non assumete un'aria forzata di solennità o di dolore. Sorridete, pensate a me e pregate per me.
Fate che il mio nome rimanga per sempre quella parola familiare che è stata.
Pronunciatelo senza sforzo, senza che diventi l'ombra di un fantasma.
La vita significa tutto ciò che ha sempre significato. E' la stessa che è sempre stata. C'è una continuità assoluta, ininterrotta. Cos'è questa morte se non un incidente insignificante? Perché dovrei essere lontano dal vostro cuore solo perché non sono lì con voi?
Se conosceste il mistero immenso del cielo dove ora vivo, se poteste vedere e sentire quello che io sento e vedo in questi orizzonti senza fine e in questa luce che tutto penetra e invade, non piangereste più.
Sono ormai assorbito dall'incanto di Dio, dalle sue espressioni di sconfinata bellezza: le cose di un tempo sono così piccole e meschine al confronto
Pensatemi così: nelle vostre battaglie pensate a questa meravigliosa casa dove ci ritroveremo insieme nel trasporto più puro e più intenso, alla fonte inestinguibile della Gioia e dell'Amore.
Non piangete più se veramente mi amate. Va tutto bene.

Henry Scott Holland

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